Venerdì 03/10/2025 h. 21:00 - HELMUT DUO, voce e pianoforte
- Fondazione Monte di Pietà
- 19 set
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 26 set
Chiesa di San Vincenzo
INAUGURAZIONE STAGIONE 2025-2026
“Avendo gran disìo”: l’omaggio a Battiato, Berio e Ravel da parte di Helmut Duo, specialista della musica d’arte contemporanea. Concerto inaugurale della stagione 2025-2026.

Programma
Franco Battiato (1945-2021)
Aria di rivoluzione (da Sulle corde di Aries, 1973)
Maurice Ravel (1875-1937)
Kaddish (da Deux Mélodies hébraïques, 1914)
Cinq mélodies populaires grecques (1904-1906)
Claude Vivier (1948-1983)
Hymnen and die Nacht (1975)
Franco Battiato (1945-2021)
La porta dello spavento supremo (da Dieci stratagemmi, 2004)
Marco Di Bari (1958-2025)
Sea’s Widows (2011)
Luciano Berio (1925-2003)
Quattro canzoni popolari (1947-1952)
Franco Battiato (1945-2021)
L’oceano di silenzio (da Fisiognomica, 1988)
L’ombra della luce* (da Come un cammello in una grondaia, 1991)
*versione in lingua araba, dal Concerto di Baghdad, 1992
Felicita Brusoni, voce
Matteo Bogazzi, pianoforte
Ingresso gratuito senza prenotazione fino ad esaurimento dei posti disponibili
Concerto
“Il desiderio, più che un tema, è una forza che attraversa vita e arte. È ciò che ci spinge a gettare lo sguardo oltre ciò che appare, a dare voce a ciò che non ne ha. Nell’italiano antico veniva chiamato disìo, parola che racchiude insieme dolcezza e mancanza, luce e ferita. In questo concerto il desiderio si manifesta in forme musicali e linguistiche diverse, attraversando secoli e culture. Diventa preghiera nel Kaddish ebraico, melodia trasfigurata nelle antiche miniature greche che Ravel scolpisce in trasparenza, invocazione notturna nell’universo visionario di Claude Vivier. Nelle Quattro canzoni popolari di Luciano Berio assume i contorni della memoria che si trasforma, dove il passato inizia ad affondare nella materia viva del presente. Le canzoni di Franco Battiato ne offrono ancora un’altra declinazione: grido e silenzio, porte spalancate sull’invisibile, ombre che custodiscono la luce. Qui la musica, pur lasciandosi chiamare “canzone”, si fa rito, meditazione, interrogazione radicale. L’ultima pagina, in arabo, non è un epilogo ma una necessità: dire che il canto non ha patria, che la voce appartiene a chi ascolta. Il titolo del concerto, Avendo gran disìo, non è un enunciato ma una condizione: un fluire in cui ogni brano conduce verso un ascolto insieme sacro e quotidiano”. (Helmut Duo)
Artista
Helmut Duo nasce a La Spezia nel 2012 all’interno del LabMusCont, laboratorio di musica contemporanea del Conservatorio “G. Puccini” ideato da Andrea Nicoli. Fin dall’inizio sceglie di orientarsi verso la musica del Novecento e contemporanea, con incursioni nella musica antica che rispecchiano la formazione e gli interessi dei due interpreti. Il percorso del Duo è guidato dalla convinzione che la musica di ogni tempo appartenga solo al momento in cui viene ascoltata: per questo ogni concerto diventa un’occasione per rinnovarne il senso nell’ascolto condiviso. Dopo l’esordio al Festival Musica Futura dell’Aquila, il Duo ha negli anni delineato programmi originali che intrecciano ricerca musicale e narrazione tematica: tra gli altri, Vox Ridens, dedicato al comico e alla risata dall’Ottocento al contemporaneo, e Der Wanderer, esplorazione della dimensione interiore ed errante del canto. Invitato in contesti di rilievo, si è esibito per Divertimento Ensemble a Milano, la rassegna Session900 di Pietrasanta, il Festival Contrasti di Trento e il progetto nazionale Donatori di Musica.