Chi siamo
I cardini del nostro lavoro
Valorizzazione
Conservazione e valorizzazione dei luoghi storici appartenenti al Monte di Pietà, così come della memoria storica riguardante l’istituzione.
Promozione
Promozione dei giovani talenti e consolidamento di quelli già affermati mediante azioni concrete, negli ambiti musicali, artistici e culturali.
Collaborazione
Promozione di progetti intesi a tessere una rete con le altre realtà del territorio, con la finalità di valorizzare il patrimonio materiale e immateriale.
Oltre 20 anni di impegno nella società
Dal 1995, la Fondazione persegue scopi di utilità sociale e promozione dello sviluppo economico e la valorizzazione e conservazione del Palazzo del Monte.
La Fondazione Monte di Pietà sostiene attività e progetti di realtà "non profit" attraverso progetti propri, bandi ed erogazioni a terzi. Collabora con amministrazioni pubbliche e private, fondazioni e organismi di qualsiasi natura attivi nella provincia di Vicenza, operando nei settori rilevanti individuati dall'Organo di indirizzo, e dunque:
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Educazione, istruzione e formazione
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Volontariato, filantropia e beneficenza
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Arte, attività e beni culturali
Attraverso il suo operato, coerentemente con le proprie finalità istituzionali, la Fondazione Monte di Pietà mira ad accrescere la conoscenza dell'Ente nel territorio vicentino e veneto quale importante eredità storica, artistica e culturale.
La nostra storia
Le origini del Monte
"1486, 12 di zugno. Furon cacciati fuori di Vicenza et Vicentino tutti li giudei maschi et femine, perché non dassero più ad usura, ne potessero più comprare li pegni dei poveri huomini, ne rubassero più il sangue dei poveri christiani per occasion de la peste che era in Vicenza. E subito fu fatto nella città un bancho per el Comun che si dimanda il Monte di Pietà, il quale banco fu tenuto nella chiesa di S. Vincenzo".
(dalla Cronica ad memoriampraeteriti temporis, praesentisatque futuri, G. Mocenigo, 1884)
Nata con il nome di Monte di Pietà nel 1486, era in origine un’istituzione finanziaria senza scopo di lucro, conosciuta anche con il nome di Monte di Credito su Pegno. Un organismo non unico nel suo genere, ma parte di un'estesa rete di altri Monti di Pietà, diffusi nella penisola italiana dalla seconda metà del XV secolo.
Sorto a seguito della predicazione francescana, lo scopo di ogni Monte di Pietà era sostenere poveri e persone in difficoltà contro l'usura, fornendogli il denaro di cui avevano bisogno, in cambio di un pegno a garanzia del prestito.
Fondato su iniziativa del Beato Marco da Montegallo, Il Monte di Pietà di Vicenza ebbe un ruolo di primaria importanza nella società vicentina, in virtù della sua lunga tradizione di attività amministrative ma anche umanitarie, missioni continuate ancor oggi dalla Fondazione.
Alcune date importanti
1499
1494
1707
1996
1995
1486
Si passa al prestito a interesse
Ospita
la Biblioteca Bertoliana
Cessa l'attività diretta di pegno
1494
1707
1996
1486
Viene istituito l'originario Monte di Pietà, a interessi zero
La sede diventa Palazzo del Monte
1995
Viene istituita l'odierna Fondazione Monte di Pietà
1499
1486 - Viene istituito l'originario Monte di Pietà, a interessi zero
1494 - Si passa al prestito a interesse
1499 - La sede diventa Palazzo Del Monte
1707 - Ospita la Biblioteca Bertoliana
1995 - Viene istituita l'odierna Fondazione Monte di Pietà
1996 - Cessa l'attività diretta di pegno
La Fondazione oggi
“La nostra intenzione è giocare un ruolo centrale nella società vicentina - evidenzia Giovanni Diamanti, presidente della Fondazione Monte di Pietà - così da incidere con peso sempre maggiore negli ambiti culturali, sociali e della formazione. Non una semplice Fondazione che si limita a elargire finanziamenti, dunque, quanto piuttosto una realtà protagonista che crea progettualità e valorizza le idee più meritevoli provenienti dal territorio. Abbiamo concepito le nuove iniziative con un duplice obiettivo: rafforzare il legame con chi già apprezza la Fondazione e, allo stesso tempo, conquistare nuovi sostenitori; in questa direzione vogliamo esplorare nuove forme di dialogo con la cittadinanza, aprendoci maggiormente a linguaggi culturali diversi come il cinema e i talk, con formule innovative e coinvolgenti che ci permettano di raggiungere un pubblico più ampio e variegato.