Venerdì 10/4/2026 h. 21:00 - ADUMMAtrio, Clarinetti, Pianoforte, Violoncello
- Fondazione Monte di Pietà
- 18 set
- Tempo di lettura: 3 min
Chiesa di San Vincenzo
Feldman 100: a cent’anni dalla nascita, il pensiero di Morton Feldman, sospeso tra precisione e abbandono, diventa un punto di partenza più che un omaggio.

Programma
Morton Feldman (1926 – 1987)
Three Clarinets
Earle Brown (1926 – 2002)
Four Systems
Bunita Marcus (1952)
Apogee Three
Adalberto Ferrari, Umberto Petrin, Marco Remondini
Improvisation
Morton Feldman (1926 – 1987)
Vertical Thoughts
Adalberto Ferrari
Micro Mobile Structures
Adalberto Ferrari, clarinetti
Umberto Petrin, pianoforte
Marco Remondini, violoncello
Aggiunti per il brano Three Clarinets:
Edoardo Dal Pra, clarinetto
Marco Forlin, clarinetto
Ingresso gratuito senza prenotazione fino ad esaurimento dei posti disponibili
Concerto
“Lo chiamiamo La pipa di Feldman e le geometrie sospese. È un viaggio che intreccia scrittura e improvvisazione, silenzio e suono, creando spazi in cui la musica sembra galleggiare fuori dal tempo. Come il fumo leggero di una pipa che si dissolve nell’aria disegnando figure impreviste, i suoni si intrecciano in geometrie effimere, sospese tra rigore e libertà. Il pensiero di Morton Feldman, sospeso tra precisione e abbandono, diventa un punto di partenza più che un omaggio, attorno a cui si muovono le partiture aperte di Earle Brown, le visioni di Bunita Marcus e le architetture sonore di Adalberto Ferrari, Umberto Petrin e Marco Remondini, muovendosi nel terreno della contemporaneità senza barriere stilistiche. In questo concerto la scrittura si apre al rischio e al silenzio, l’improvvisazione diventa spazio condiviso, e l’ascolto si trasforma in esperienza percettiva. La presenza dei due clarinettisti aggiunti per Three Clarinets arricchisce ulteriormente la trama timbrica, rendendo ogni esecuzione unica e irripetibile”. (ADUMMAtrio)
ArtistI
Adalberto Ferrari. Polistrumentista e compositore, tra i più versatili e innovativi clarinettisti Italiani, tanto da meritare dalla critica l’appellativo “il viandante della musica”. Si esibisce in Europa, Asia e America collaborando anche in veste di solista con ensemble di primo piano della scena contemporanea e jazz. La sua ricerca, fra tradizione e sperimentazione, dà vita a un linguaggio crossover che esplora nuove possibilità timbriche e strutturali, sintesi di esperienze senza barriere stilistiche. Docente al Conservatorio di Vicenza, ha pubblicato moltissimi progetti discografici alcuni dei quali acclamati e particolarmente segnalati dalla critica e le sue interpretazioni sono state diffuse da importanti emittenti radiofoniche nazionali e internazionali.
Umberto Petrin. Considerato tra i maggiori pianisti e improvvisatori a livello internazionale, ha collaborato in Europa e oltreoceano con i più importanti nomi del jazz mondiale fino a duettare con Cecil Taylor. Ha sempre intrapreso progetti di interazione tra i linguaggi attuali dell’arte s si è distinto per un lessico improvvisativo molto personale. Docente al Conservatorio di Milano, è presente in oltre 80 album. Per circa 25 anni ha collaborato con lo scrittore Stefano Benni. È stato inoltre collaboratore di importanti riviste letterarie e di poesia contemporanea.
Marco Remondini. Vince il Jazz Contest col Trapezomantilo nel 1991, il Recanati (Scraps Orchestra) nel 1999. Dal 1991 collabora con Gianluigi Trovesi (incidendo e arrangiando parte del lavoro per l’ECM), prima nell’”Ottetto” e poi in svariate situazioni, attualmente, soprattutto in duo. Ultimo lavoro discografico del duo TROVEREMO. Abbina volentieri la musica a teatro, danza e quant’altro. Ha così condiviso il palco con moltissimi artisti, ad esempio Paolo Rossi, Alda Merini, Flavio Oreglio, Lella Costa, Piergiorgio Odifreddi, Bebo Storti, Davide Riondino, Gunter Sommer, Paolo Fresu, Paolo Damiani, Arturo Testa, Gianni Coscia, Fausto Beccalossi, Franco Battiato, Gianni Dall’Aglio, Mario Lavezzi e moltissimi altri. Nel pop si trova ad accompagnare Giuni Russo nei suoi ultimi lavori. È orgoglioso di un progetto col violinista Stefano Zeni (LoopArc) portato alla realizzazione del CD “Classic (not)” prodotto dal pianista Fabrizio Paterlini col quale uscirà un ulteriore CD a breve.
