Titolo 1

"1486, 12 di zugno. Furon cacciati fuori di Vicenza et Vicentino tutti li giudei maschi et femine, perché non dassero più ad usura, ne potessero più comprare li pegni dei poveri huomini, ne rubassero più il sangue dei poveri christiani per occasion de la peste che era in Vicenza. E subito fu fatto nella città un bancho per el Comun che si dimanda il Monte di Pietà, il quale banco fu tenuto nella chiesa di S. Vincenzo". (dalla Cronica ad memoriam praeteriti temporis, praesentis atque futuri, G. Mocenigo, 1884)

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Nata con il nome di Monte di Pietà nel 1486, era in origine una istituzione finanziaria senza scopo di lucro, anche conosciuta come Monte di Credito su Pegno. Non unica nel suo genere, ma parte di un'estesa rete di altri Monti di Pietà, diffusi in tutta la penisola italiana dalla seconda metà del XV secolo.

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Sorti a seguito della predicazione francescana, lo scopo del monte di pietà era di sostenere persone in difficoltà e poveri contro l'usura, fornendogli il denaro di cui avevano bisogno, in cambio di un pegno a garanzia del prestito.

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Il Monte di Pietà di Vicenza, fondato su iniziativa del Beato Marco da Montegallo, ebbe un ruolo di primaria importanza nella società vicentina per la sua lunga tradizione di attività non solo amministrative, ma anche umanitarie, oggi continuate dalla Fondazione.