Un’occasione preziosa per lasciarsi conquistare dal mistero senza tempo del canto gregoriano, ma anche dal fascino di talenti poliedrici come quello della monaca dell’XI secolo Hildegard von Bingen, fino a indagare le ricerche sonore di George Crumb e di György Ligeti, compositore-simbolo del cinema di Stanley Kubrick. Il tutto con il pensiero rivolto a mons. Giulio Cattin, insigne musicologo scomparso cinque anni fa, al quale la Fondazione Monte di Pietà di Vicenza dedica la quarta edizione della sua rassegna I Venerdì al Monte in programma dal 29 novembre al 13 dicembre, con la direzione artistica di Filippo Furlan. Tutti gli eventi sono a ingresso libero.
Proposta per la prima volta in versione autunnale, la manifestazione prenderà il via con tre appuntamenti condensati nel weekend da venerdì 29 novembre a domenica 1 dicembre. Si comincia venerdì alle 19.30, nella Sala dei Pegni del Palazzo del Monte di Pietà, con una conversazione condotta da Francesco Facchin, docente del Conservatorio “Pollini” di Padova invitato a raccontare “don Giulio” come uomo, sacerdote e insegnante. Un’introduzione utile per ricordare una figura fondamentale della musicologia e del suo insegnamento a livello universitario, e per gustare appieno, alle 20 nell’attigua chiesa di San Vincenzo, i momenti di polifonia sacra proposti dalla Schola Vincentiana diretta da Filippo Furlan: un breve concerto a cappella con brani scelti dal manoscritto Grey 3.b.12 di Capetown, nelle trascrizioni dello stesso Cattin, che ne fu riconosciuto esperto.
Sabato 30 novembre appuntamento invece con l’ensemble Cantori Gregoriani, celebre formazione maschile di Cremona fondata nel 1986 e diretta da Fulvio Rampi. Alle 19.30, nella Sala dei Pegni, il pubblico potrà entrare nell’affascinante mondo di questa antica forma di canto, comprendendone significato e struttura, e avvicinandosi al programma previsto per il successivo concerto, alle 21 a San Vincenzo: “Iste est Johannes”, meditazione del Vangelo secondo Giovanni articolata in brani tra loro molto diversi per stile compositivo.
A chiudere il primo weekend della rassegna sarà un evento speciale. Domenica 1 dicembre, infatti, la Prima Domenica di Avvento coinciderà con il quinto anniversario della scomparsa di Giulio Cattin: il sacerdote che, insieme all’allora vescovo Pietro Nonis, fece riaprire la chiesa di San Vincenzo, portandovi la messa in latino, il canto gregoriano e la grande polifonia, il tutto come strumento di arricchimento spirituale. Per l’occasione, la liturgia delle 9.30 sarà animata da antifone gregoriane preparate nel corso di un apposito seminario con Fulvio Rampi ed eseguite dalla Schola Vincentiana.
Venerdì 6 dicembre musica e spiritualità si uniranno ancora una volta con “In Aurora Lux”, concerto proposto dall’Ensemble Amethysta, composto da Nadia Caristi e Bronislawa Falinska alla voce, e Fabio Accurso a liuto, flauto e ciaramello. Prezioso il programma, con brani tratti da vari codici (tra cui il Laudario Cortonese e il Llibre Vermell de Montserrat) e dal repertorio di alcuni autori, tra i quali Hildegard von Bingen (Santa Ildegarda), benedettina dal grande spirito innovativo, vissuta tra il 1098 e il 1179 in Germania e autrice di numerose composizioni vocali dalla notevole carica mistica. Anche con il trio l’appuntamento sarà alle 19.30 nella sala dei Pegni per un incontro-aperitivo e alle 21 nella chiesa di San Vincenzo.
Venerdì 13 dicembre, infine, il viaggio nell’universo musicale di Cattin prenderà direzioni a prima vista inattese, ma in realtà affini per il senso di ritualità e “spiritualità” da esse evocate. La pianista padovana Alessia Toffanin proporrà un concerto su musiche dell’ungherese naturalizzato austriaco György Ligeti (1923-2006) e dell’americano George Crumb, nato nel 1929 come Cattin. Il primo è noto anche per l’inserimento di sue composizioni nelle colonne sonore dei film di Stanley Kubrick 2001: Odissea nello spazio del 1968, Shining del 1980 e Eyes Wide Shut del 1999; in quest’ultimo è presente una parte di Musica Ricercata, che la pianista eseguirà integralmente in apertura di serata. A seguire, due opere di Crumb: la più celebre Makrokosmos Volume I del 1972 e la meno frequentata A little suite for Christmas, A.D. 1979. Come consuetudine, alle 19.30 incontro-aperitivo nella Sala dei Pegni, alle 21 concerto a San Vincenzo.