In occasione di una conversazione svoltasi il 16 settembre scorso, il pubblico aveva sperimentato il silenzio, come nella celebre opera 4’33” dell’artista americano
È disponibile dal corrente venerdì 16 dicembre su www.bandcamp.com l’album digitale prodotto dalla Fondazione Monte di Pietà come omaggio a John Cage, a 110 anni dalla nascita e 30 dalla morte, e firmato da dieci musicisti vicentini (Lska, Arkfy, Amedeo Costalunga, Ylyne, Mago Magilla, Magenta, Fabio Pigato, Secret Compound, Gigi Funcis e Andrea Cera), tutti invitati a ispirarsi al celebre brano 4’33” del compositore e sperimentatore americano. L’intero album è scaricabile a 8,90 euro, le singole tracce a 90 centesimi l’una.
L’iniziativa si collega alla conversazione dal titolo “Filosofia di un silenzio” condotta dal giornalista Filippo Bordignon e dal direttore artistico della Fondazione, Filippo Furlan, il 16 settembre scorso nella chiesa di San Vincenzo, per iniziativa della stessa Fondazione e di Palazzo del Monte srl. In quell’occasione il pubblico aveva avuto modo di sperimentare alcuni minuti di silenzio, come tributo a Cage e alla sua opera proposta esattamente 70 anni fa, nel 1952.
«Da quella registrazione – spiega Filippo Furlan - hanno preso spunto i dieci compositori coinvolti nel progetto, tutti attivi nell’ambito della musica elettronica, ai quali è stato commissionato un brano che prendesse ispirazione dall’assenza di intenzioni sonore che caratterizza quella creazione di Cage: di identica durata, ma da declinare secondo i propri stili e generi di riferimento. Un omaggio al compositore, ma soprattutto al suo sguardo fuori dagli schemi, alla sua capacità di andare oltre la strada battuta: uno stimolo che l’arte non dovrebbe mai dimenticare».
«Come Fondazione – aggiunge il presidente Giuseppe Nardin – siamo sempre pronti ad appoggiare il talento, soprattutto quello dei giovani. Sul fronte performativo, lo facciamo riservando loro uno spazio speciale nelle nostre proposte artistiche, occasioni preziose per mettersi alla prova e confrontarsi con il pubblico. In questo caso, oltre alla commissione dei brani, abbiamo voluto affrontare una modalità nuova anche per noi, come la produzione di un cd digitale: una scelta che ci auguriamo possa dare ulteriore diffusione all’opera di questi artisti vicentini aperti alla sperimentazione».
