Martedì 29 ottobre, ore 18.00 in Sala del Pegni

"Nei giorni del 29 e 30 ottobre 2018 la tempesta Vaia investe con precipitazioni piovose e raffiche di vento di eccezionale intensità le aree prealpine e alpine dell'Italia nord-orientale, causando gravi danni alle abitazioni, alle infrastrutture e, soprattutto, ai boschi.

In particolare, il danno stimato nelle aree forestali è superiore agli 8 milioni di metri cubi di legname a cui si associa la perdita di una serie di servizi eco-sistemici legati alle foreste quali la protezione dalle frane, dalle valanghe e dalle alluvioni, la riduzione dell’accumulo di anidride carbonica.

La serata rappresenta un momento di riflessione sulle origini della tempesta, su quanto si è fatto nel primo anno e sui rischi cui sono sottoposte le foreste alpine a seguito del surriscaldamento globale e della conseguente emergenza climatica."

“I giorni di Vaia e le immagini che ci hanno portato dentro al dramma che si era consumato nelle nostre montagne rimarranno ­impresse – sottolinea Giuseppe Nardin Presidente della Fondazione Monte di Pietà – nella nostra memoria come sono restati impressi altri eventi che in passato hanno messo a nudo la scarsa attenzione che l’uomo pone nell’ascoltare i messaggi che la natura ci invia. Messaggi che arrivano ogniqualvolta non ascoltiamo i segnali della sua fragilità oppure abusiamo delle risorse disponibili, oppure ancora stressiamo l’ecosistema per portarlo al nostro esclusivo servizio. Le date sono simboli evocativi e devono favorire momenti di riflessione: il 29 ottobre del 2018 si affianca ad esempio al 9 ottobre 1963 ­– dramma del Vajont – o ad altre date ed eventi ancora. E’ necessario mantenere viva la memoria su questi eventi – prosegue Nardin – bisogna ricordare per riflettere costantemente sul contributo quotidiano che ognuno di noi può dare per salvaguardare l’ambiente. “

LA TEMPESTA VAIA: UNA SEVERA MAESTRA

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